A Conversano si celebra il fallimento ufficiale della gestione dei rifiuti e della pulizia cittadina, affidate alla Lombardi Ecologia. Un bando che fece discutere fin dalla sua assegnazione definitiva. Da una parte, le strade della città invase dalle buste di immondizia e da una puzza immonda, con grave rischio per la salute dei cittadini, che giustamente si lamentano soprattutto perché pagano profumatamente i tributi comunali. Proprio oggi, infatti, scade il pagamento della tari. Dall’altra, la situazione degli operai addetti alla raccolta, che hanno occupato Palazzo di Città, poi il garage-deposito sulla via per Castellana e stamane hanno incontrato il sindaco Giuseppe Lovascio, al quale in molti attribuiscono l’attuale disastro.

Da martedì l’immondizia non viene raccolta e, fatalità, su via Accolti Gil sono rimasti anche gli imballaggi della Fiera di San Pietro e Paolo. E ancora, sterpaglie ovunque e degrado a vista d’occhio in una delle più belle cittadine turistiche dell’Area Metropolitana barese. Nonostante i pagamenti puntuali da parte del Comune, la Lombardi Ecologia non ha rispettato molti degli obblighi contrattuali, ma questo sembra non essere sufficiente a chiedere conto della faccenda. La raccolta differenziata, pesate un po’, sarebbe dovuta entrare a regime ad agosto del 2014. Due anni dopo non è ancora partita in tutti i rioni della cittadina e alcuni cittadini hanno visto coi propri occhi raccogliere insieme carte, plastica e indifferenziato.

Gli operai sono stufi e non hanno alcuna intenzione di mollare senza che qualcuno non assicuri il pagamento degli stipendi nero su bianco. Il salario di maggio è stato bloccato  dal Tribunale Fallimentare di Bari, quello di giugno sarà pagato, si spera a breve, se il Comune sarà autorizzato ad anticiparlo, ma solo all’85%. Le famiglie dei 61 dipendenti sono in forte difficoltà con le banche, le bollette e via dicendo. Tutto questo nonostante i tanti soldi già persi durante il periodo di concordato. Conseguenze del fallimento della Lombardi Ecologia. Per la prima volta siamo riusciti ad entrare nel deposito-garage, dove c’erano già i Carabinieri. Accompagnati dagli stessi dipendenti, abbiamo documentato lo stato di totale illegalità della struttura, l’inadeguatezza dei mezzi e le condizioni di lavoro del personale, in mezzo ad amianto e percolato, con rischi elevatissimi per la salute.

Abbiamo anche cercato di avere spiegazioni dal responsabile della raccolta per il Comune di Conversano, dipendente Lombardi Ecologia, Domenico Di Mise. A noi non ha voluto rilasciare dichiarazioni, probabilmente a qualcun altro dirà che sta succedendo. Ci accusa di aver pubblicato una sua foto parlando dei due atti intimidatori subiti recentemente, non si sa ancora legati a cosa. Pazienza. Ognuno fa il suo lavoro, speriamo sempre e comunque nel migliore dei modi e con il minor numero possibile di compromessi. Se vorrà, direttore, saremo pronti a raccolgiere una sua dichiarazione, in modo da spiegare ai cittadini di Conversano perché sono finiti, nemmeno tanto improvvisamente, in una discarica a cielo aperto.