A poco più di un mese è stato assicurato alla giustizia l’autore del tentato omicidio avvenuto al rione Libertà lo scorso 07 maggio e che aveva “insanguinato” la vigilia della festa patronale di Bari. Dopo giorni di serrate indagini condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Bari Centro e coordinate dal PM della locale Procura della Repubblica Giuseppe Dentamaro, le porte del carcere si sono aperte oltre che per l’autore dell’agguato, E.S. ventenne di via Nicolai con precedenti di polizia per reati contro patrimonio, anche per la stessa vittima, Andrea De Giglio Andrea, classe 85, che subito a seguito del ferimento era stato ricoverato in gravi condizioni presso il locale policlinico. A pagarne le spese, anche un terzo, M.I. classe 71.

La ferocia criminale, ha avuto tutto il suo sfogo su una strada di un quartiere densamente popolato e con varie attività commerciali aperte in pieno pomeriggio di sabato. Il litigio, scoppiato fra due gruppi, composti da quasi tutti pregiudicati, è probabilmente legato a precedenti dissidi sorti all’interno del Mercato Rionale coperto di Via Nicolai e subito degenerato in aggressioni fisiche prima e colpi di pistola poi.

Primo ad estrarre la pistola il ventenne che, rispondendo di duplice tentato omicidio, è accusato di aver dapprima raggiunto e sparato due colpi alle spalle al De Giglio, nel probabile tentativo di far valere su tutto e tutti le ragioni del suo “gruppo”, e successivamente, pistola in mano, continuando a seminare il panico tra i presenti, ha cercato di fare altrettanto nei confronti di una seconda vittima, M.G. classe 1970, anch’egli pregiudicato e coinvolto nel precedente litigio; il secondo bersaglio, poco distante, ha però avuto il tempo di realizzare cosa stesse succedendo, riuscendo a sfuggire al suo sicario e trovare rifugio all’interno di un vicino hotel dove, arrivando anche a sfondare una vetrata, ha seminato sbigottimento e confusione tra i clienti fino a trovare riparo nelle camere dove si è nascosto.

Il De Giglio, dal canto suo, dopo essere stato ferito e rimasto miracolosamente vivo, ha avuto anche la forza e “prontezza” di reagire estraendo una pistola e facendo a sua volta fuoco all’indirizzo dell’aggressore che, trovandosi dall’altra parte della strada, non è stato colpito, forse aiutato dalle numerose macchine parcheggiate che gli hanno probabilmente fatto anche da “scudo”.

Mentre per i primi due le accuse sono rispettivamente di duplice tentato omicidio e violazione della sorveglianza speciale, e per entrambi chiaramente di porto abusivo di arma (pistole cal. 9), per il terzo arrestato le manette sono scattate poiché riconosciuto favoreggiatore del De Giglio che, una volta ferito e terminata la sparatoria, si è affidato all’amico per disfarsi dell’arma tentando di cancellare le prove più evidenti per ostacolare le indagini. Indagini che, in mancanza anche questa volta di qualsiasi tipo di testimonianza diretta su uno scontro armato perdurato per alcuni secondi ed avvenuto in un area molto abitata di Bari in pieno pomeriggio, sono state possibili soprattutto grazie al contributo dei sistemi di video sorveglianza del luogo ed alle connesse indagini tecniche.