I Carabinieri di Molfetta e la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, una  in carcere e due agli arresti domiciliari, emesse dal GIP di Bari, Giovanni Abbattista, su richiesta del Sostituto Procuratore della DDA Isabella Ginefra, nei confronti di tre giovani di Giovinazzo. Sono tutti ritenuti, in concorso e a vario titolo, responsabili della detenzione e spaccio di  sostanze stupefacenti, nelle piazze del Nord Barese.

 

I militari avrebbero acquisito nel tempo certi e inequivocabili elementi di colpevolezza che hanno permesso l’emissione delle misure cautelari restrittive nei confronti di un gruppo composto da tre giovani giovinazzesi, dediti allo spaccio di droghe leggere, capeggiato da Vincenzo Fieramosca, e del quale facevano parte il fratello Gaetano e Tarantino Giuseppe.

Le indagini sono partite in seguito all’omicidio del giovane Gaetano Spera, avvenuto a Giovinazzo il 24 marzo 2015, da cui è emerso il fiorente svolgimento di attività di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana, ad opera di giovani operanti nelle piazze di Giovinazzo e nei principali luoghi di ritrovo giovanili, come la Villa Comunale o in prossimità di bar e pizzerie del luogo. A fondamento dell’indagine sono state raccolte anche le dichiarazioni rese alla Polizia Giudiziaria da parte degli acquirenti di droga che hanno ammesso di aver acquistato droghe leggere, nonché i riconoscimenti fotografici.

L’attività investigativa ha consentito di accertare centinaia di cessioni di droghe leggere, anche a favore di minori del luogo, ragazzi e ragazze che utilizzando termini convenzionali, tipo “hai cinque minuti, dieci o mi dai una mano?” e richiedevano così la propria dose. Durante l’attività investigativa sono state sequestrate, in più occasioni, modiche quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish, oggetto della contrattazione fra i venditori e gli acquirenti.