la vittima Giuseppe Sciannimanico

L’indagine sull’omicidio di Beppe Sciannimanico, agente immobiliare ucciso a Japigia lo scorso 26 ottobre, potrebbe essere arrivata ad una svolta. Luigi Di Gioia, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio, ha confessato di aver avuto ordini da Roberto Perilli di contattare la vittima al fine di fissare un appuntamento. Si tratta dell’incontro nel corso del quale Sciannimanico ha perso la vita a colpi di pistola. Di Gioia, tuttavia, nega di aver premuto il grilletto.

Secondo quanto riferito da Di Gioia in una dichiarazione spontanea, Roberto Perilli gli chiese di fissare un appuntamento con Sciannimanico per il giorno 22 ottobre, al fine di valutare un appartamento da mettere in vendita in via De Liguori e per il successivo 26 ottobre al fine di visionare un appartamento in vendita in via Troisi. L’agente immobiliare accusato di essere il mandante del delitto avrebbe fornito a Di Gioia una scheda telefonica da utilizzare solo per quella occasione e avrebbe anche consigliato di identificarsi come signor Lorusso.

Nella dichiarazione Di Gioia specifica però di non aver ucciso Sciannimanico, non avendo nessun motivo per farlo, e aggiunge di non essere in grado di riferire chi l’abbia ucciso.