Avevano pianificato nei minimi dettagli l’assalto ad una concessionaria di autovetture, prendendo in ostaggio una guardia giurata, ma non avevano fatto i conti con la pattuglia dei Carabinieri, che li ha messi in fuga, bloccando uno di loro.

È accaduto a Modugno, dove i Carabinieri hanno arrestato un 33enne di Bitonto, già noto alle forze dell’ordine, con le accuse, in concorso, di tentata rapina e sequestro di persona.

Tutto ha avuto inizio intorno alle due, quando una guardia giurata in servizio di vigilanza all’interno della concessionaria di auto sita sulla ss. 96, mentre sostava a bordo della sua autovettura, è stata colta di sorpresa da tre banditi incappucciati, con indosso abiti scuri, che, muniti di un martelletto, hanno dapprima mandato in frantumi il finestrino e quindi hanno scaraventato l’uomo all’esterno. Afferratolo di peso, lo hanno trascinato sino in prossimità di alcune vetture parcheggiate, intimandogli di consegnare loro le chiavi delle stesse.

Una “gazzella” dell’Arma, in servizio antirapina lungo la strada statale, ha notato dei movimenti sospetti all’interno dell’area antistante la concessionaria, e si è precipitata sul posto. Udito l’arrivo dei Carabinieri, i banditi hanno rilasciato l’ostaggio e si sono precipitati verso la parte posteriore dell’area, nel tentativo di dileguarsi, scavalcando la recinzione.

L’immediato intervento dei militari, tuttavia, ha consentito di bloccarne uno, rovinato al suolo durante la fuga, mentre i complici sono riusciti a dileguarsi a bordo di un’auto condotta da un complice.

L’ispezione dei luoghi, inoltre, ha consentito di rinvenire un passamontagna, un paio di guanti in gomma, una radio ricetrasmittente, una torcia elettrica ed uno zaino al cui interno sono stati trovati diversi attrezzi da scasso, tra cui alcuni grossi cacciaviti, una smerigliatrice con diversi dischi per tagliare il ferro, un martelletto frangivetro, una mazzola e una tenaglia, il tutto posto sotto sequestro.

Scattate così le manette ai suoi polsi, il 33enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato condotto in carcere. Sono tuttora in contro indagini finalizzate all’individuazione dei complici riusciti a dileguarsi.

Quanto al malcapitato, soccorso presso l’ospedale Di Venere, se la caverà in una decina di giorni per delle lesioni riportate ad un occhio, in seguito alla rottura del finestrino.