Il fatto, di per sé, non è penalmente rilevante, ma la coincidenza è certamente particolare. Pochi giorni prima di essere arrestato per le mazzette, come registrato dalle telecamere nascoste nel suo ufficio dagli agenti della Digos, l’allora direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli Vito Longo acquistò non una, ma ben due casseforti.

All’interno, gli investigatori non hanno trovato pacchi di banconote, bensì documenti personali, il sospetto, però, è che l’acquisto sia stato effettuato con i soldi della Fondazione.

Intanto, il fronte delle indagini si allarga. Dopo che gli imprenditori arrestasti hanno preso a vuotare il sacco, confessando tangenti tra i 2mila e i 5mila euro al mese, il periodo sotto la lenti degli investigatori si è allargato notevolmente, e non più limitato agli ultimi mesi del 2015.