Nello stabilimento dell’Ansaldo Caldaie di Gioia del Colle sono morti negli anni sette dipendenti, l’ultimo nel 2013. La causa dei decessi sarebbe da ricercare nell’esposizione costante alle polveri di amianto e per questo il gup del Tribunale di Bari, Marco Galesi, ha rinviato a giudizio ben undici manager dell’azienda: ex legali rappresentanti, ex responsabili della fabbrica ed ex medici addetti allo stabilimento.

Nell’udienza preliminare il giudice ha deciso per la prescrizione di due imputazioni riconducibili a fatti risalenti al 2002 e 2004 mentre ha disposto il processo per le altre: gli imputati dovranno rispondere di omicidio colposo e disastro colposo.

Nel teorema dell’accusa sarebbero state violate per decenni le norme sulla gestione delle polveri e dei materiali contenenti amianto che venivano lavorati in azienda. Nel processo, che inizierà il prossimo 30 novembre, si sono costituite parti civili le famiglie delle sette vittime.