Si chiama modello Invalidità Civile Ricovero (c.d. I.C.RIC.) ed è una dichiarazione di responsabilità che i soggetti percettori di indennità di accompagnamento e/o assegno sociale devono comunicare all’I.N.P.S., entro il 31 marzo di ogni anno, in caso di sussistenza o meno di ricovero (superiore a 30 giorni) presso strutture sanitarie con retta a totale carico dell’A.S.L..

Limitatamente a tale periodo di ricovero, l’INPS esclude gli interessati dall’indennità di accompagnamento oppure, in caso di assegno sociale, ne decurta l’importo del 50%.

Dalla corretta osservanza di tale adempimento le Fiamme Gialle della Tenenza di Molfetta hanno avviato un’indagine, tra il 2010 ed il 2014, che ha portato ad incrociare i dati in possesso di diversi enti pubblici (I.N.P.S., A.S.L. e Regione Puglia) sul conto di un migliaio di residenti a Molfetta e Terlizzi. Essi erano ricoverati, in regime di “lungo degenza” in strutture Riabilitative Socio Assistenziali (R.S.A.), Riabilitative Socio Sanitarie Assistenziali (R.S.S.A.) e Presidi Ospedalieri delle province Bari e Bat, con pagamento della retta a totale carico dell’A.S.L. di appartenenza.

Da questo bacino di nominativi, con la collaborazione dell’I.N.P.S., i Finanzieri sono risaliti  a 120 soggetti che, attraverso l’omissione della presentazione del modello I.C.RIC. o tramite la sua presentazione con dati non veritieri, sono risultati percettori indebitamente di indennità di accompagnamento e/o assegni sociali per un totale di oltre 85 mila euro.

In esito a tale indagine, i 120 soggetti sono stati segnalati alla Procura di Trani per i reati di truffa ai danni dello Stato e falso ideologico.

Nei confronti di tutte le persone segnalate saranno avviate le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite.