Due uomini delle Fiamme Gialle si sono presentati questa mattina nella sede del Coordinamento del 118, presso l’ospedale Fallacara di Triggiano, rimanendo per un po’ di tempo a colloquio con il primario del servizio, nella sua stanza. Eravamo andati a Triggiano proprio in cerca del dottor Antonio Di Bello. Volevamo farci spiegare come mai si continui a ricorrere in maniera massiccia agli straordinari e alle reperibilità, anche tra il personale del Coordinamento, non solo a bordo delle ambulanze, o perché nonostante avesse impedito per iscritto ai medici del 118 di prestare servizio nei Punti di Primo Intervento, questa prassi continuasse ancora.Insomma, perché contravvenisse ripetuteamente alle se stesse disposizioni.

Una volta nel corridoio che porta alla stanza del primario, però, siamo rimasti di stucco nell’apprendere della presenza dei finanzieri. Abbiamo provato a parlare con loro, con Di Bello, con il suo vice Matteo Salzo, con il personale, gli autisti e gli infermieri presenti nella struttura, senza tuttavia riuscire ad avere spiegazioni. Ciò che appare evidente a questo punto è che non siamo stati gli unici ad avere perplessità sulla gestione del 118. Il viavai del perosonale con carte e faldoni dei “turni di servizio” sottobraccio, diretti nella stanza in cui la Finanza chiedeva informazioni al dottor Di Bello, aumenta il livello di solidità delle indiscrezioni ricevute in merito all’apertura di un’inchiesta relativa a reperibilità e straordinari del personale in servizio al 118.