Parolacce e pugni alla nuca di una maestra che aveva utilizzato metodi di insegnamento poco ortodossi nei confronti di sua figlia, una bambina di 5 anni. È accaduto la scorsa settimana alla scuola elementare don Bosco di Bari, quartiere Libertà.

L’insegnante, evidentemente convinta che urla e strattoni rientrino nell’alveo della buona scuola, continua a non voler parlare. Sull’argomento, invece, si sono espressi il preside della scuola, Giuseppe Capozza, e l’assessore comunale all’istruzione pubblica, Paola Romano.

“Per fortuna sono eventi che non capitano tutti i giorni – specifica Capozza -. L’insegnante, in questi giorni assente, sta valutando come procedere insieme al suo legale e al sindacato. Su di lei, nei giorni precedenti l’aggressione, ci erano arrivate delle segnalazioni. Ma per tanti altri genitori è un’ottima maestra”.

“Gli atteggiamenti violenti non sono accettabili – commenta Romano -. Specie nei confronti di una donna che faceva il suo mestiere. Chiaramente bisogna approfondire le motivazioni che hanno portato a questo gesto ma da quello che ci risulta sembra essere un mero atto di violenza”.