“Le parti civili hanno sottolineato il loro diritto ad essere nel processo e il giudice si è riservato di decidere quali saranno accettate”. A sottolinearlo è Gianni Volpe, attivista del Movimento 5 Stelle di Conversano. “Hanno posto la data per la prossima udienza il 14 aprile, quando il giudice deciderà sulle costituzioni di parte civile. L’avvocato Sisto – continua Volpe – dava quasi per scontato che il disastro ambientale, per cui si deciderà per il rinvio a giudizio il 18 aprile, potesse chiudersi quello stesso giorno. Per cui è stato chiesto al giudice di porre la data del processo dopo il 18. Per fortuna gli è stato risposto di no”.

Sono infatti due processi separati e si procede parallelamente sui due fronti. Non dipendono l’uno dall’altro.