Una vendetta covata per mesi, passati a pianificare ogni minimo dettaglio. Non fosse stato per una inquadratura dell’auto nelle telecamere di sorveglianza, forse l’avrebbero fatta franca anziché essere arrestati. Per la Procura di Pordenone e per il pm Marco Martani, l’omicidio di Trifone Ragone e della fidanzata Teresa Costanzo, avvenuto il 17 marzo scorso, nasce dal lontano, a dicembre 2014, quando Gioisuè Ruotolo giurò di vendicarsi del commilitone che lo aveva picchiato, procurandogli ferito al volto e al labbro, perché aveva scoperto che Ruotolo molestava Teresa attraverso un profilo anonimo su facebook.

Per gli inquirenti, da quell’episodio e dalla paura di veder sfumare il passaggio alla Guardia di Finanza tanto agognato per poter cambiare vita e sistemarsi con la propria compagna Rosaria Patrone, agli arresti domiciliari per favoreggiamento, Giosuè Ruotolo inizia a pianificare l’omicidio, si iscrive alla stessa palestra delle vittime per poterne seguire i movimenti e studiare i percorsi del suo proposito omicida, mettendo a punto tutti i dettagli.

L’Audi A3 di Ruotolo, che ha portato alla svolta nelle indagini con l’arresto del militare e della fidanzata, è stata “scovata” nelle immagini di una telecamera grazie alla testimonianza di un atleta, un runner che ha incrociato le vittime che salivano sulla loro auto, permettendo agli investigatori di individuare esattamente la loro posizione. Lo stesso runner ha poi completato il suo percorso, 400 metri più avanti, nei pressi del parco San valentino, nel cui laghetto è stata ritrovata la pistola.

L’arma ritrovata nel lago e usata per il duplice delitto non è attualmente riconducibile a lui, anche se sono in corso altre perizie, sulla scena del delitto non c’è il suo dna e non ci sono testimoni. Contro Ruotolo ci sono solo indizi dunque, ma l’arresto si è reso necessario per il pericolo di inquinamento delle prove, a partire proprio dall’omicidio di Teresa Costanzo, necessario a per evitare che potesse mettere gli investigatori sulle proprie tracce del militare.