“Noi siamo messi così come uomini: siamo io, Carlo Rossella presidente di Medusa e Fabrizio Del Noce che è il direttore di Rai Uno e responsabile di tutta la fiction Rai. Persone che possono far lavorare chi vogliono. Quindi le ragazze hanno l’idea di essere di fronte a uomini che possono decidere il loro destino. […] Io c’ho due bambine piccole d’età, che è da tanto che non vedo. Una fa la giornalista in Mediaset allo sport, napoletana molto simpatica e molto dolce, e l’altra è una bambina di 21 anni brasiliana”. A parlare è l’ex premier Silvio Berlusconi. Dall’altra parte della cornetta c’è l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini e i due stanno organizzando la serata che avrà luogo da lì a poche ore. È solo una delle sedici intercettazioni per cui la Camera ha approvato l’autorizzazione all’utilizzo in sede di processo, come richiesto dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Bari. Hanno votato a favore 335 deputati, contrari 63, astenuti 14.

Secondo l’accusa, l’ex premier tramite offerte e promesse di versamento di denaro ed altre utilità avrebbe indotto Giampaolo Tarantini a mentire nel dichiarare che lo stesso Berlusconi non avesse corrisposto compensi ad alcune donne da lui presentategli e ad essere reticente sui contatti avviati per il tramite di Berlusconi con i vertici del Dipartimento della Protezione civile, del gruppo Finmeccanica e delle società ad esso collegate.