Tre anni e sette mesi di reclusione, 700 euro di multa e l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. È la condanna combinata a Luigi Farace, ex sindaco, sottosegretario e presidente della Federcommercio di Bari. Avrebbe minacciato due dipendenti per costringerli a licenziarsi, evitando così di pagare loro il trattamento di fine servizio. I reati contestati sono l’estorsione e la tentata violenza privata.

Secondo la tesi accusatoria, nel 2006 Farace avrebbe minacciato di licenziamento due ex dipendenti di Federcommercio e di non assumerli nella nuova associazione che stava creando se non si fossero dimessi volontariamente, rinunciando così al trattamento di fine rapporto. Sotto pressione i lavoratori firmarono la lettera di dimissioni e un verbale di conciliazione “avente per oggetto – sostiene il pm – una vertenza di lavoro in realtà inesistente”.

La Procura, inoltre, è convinta che in questo modo ai dipendenti non sarebbero stati realmente versati i soldi del trattamento di fine rapporto e la liquidazione dovuti. Ai due dipendenti è stato concordato il risarcimento dei danni, che saranno stabiliti in sede di processo civile.