L’allerta internazionale sul fronte del terrorismo non accenna a diminuire. Mentre dal Ministro Alfano, che proprio oggi ha rilanciato sul rischio altissimo di attentati nel nostro Paese come in tutti gli altri, continuiamo ad apprendere dei sospetti espulsi dall’Italia, anche i servizi segreti tedeschi puntano i riflettori sui migranti in arrivo dal Medioriente. Il responsabile dell’intelligence tedesca Hans-Georg Maassen ha pochi giorni fa rilanciato sul rischio di infiltrazioni terroristiche tra i richiedenti asilo, come accertato dai servizi italiani a proposito di certi personaggi transitati dal Cie e dal Cara di Bari, successivamente identificati nei campi di addestramento in Siria.

In questo quadro, su Bari continua a restare alta l’attenzione dei servizi segreti di molti Paesi. Dopo i francesi avvistati a Natale, infatti, in questi giorni sarebbero presenti in città anche alcuni agenti del Mossad, il servizio segreto israeliano. Avvistati a bordo di un’auto con targa diplomatica, si tratterebbe di un team formato da 4 operativi già impiegati sul campo a Tel Aviv, dunque non una “semplice” squadra di osservatori.

La presenza del Mossad a Bari confermerebbe il Porto quale luogo di sbarco prescelto da alcuni personaggi ambigui e con ruoli di primo piano tra le fila dei terroristi. Non è un caso, dunque, se i controlli nello scalo portuale siano stati ulteriormente intensificati negli ultimi mesi.