Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, a quanto pare non è l’unico a non avere più fiducia nel presidente della STP Roberto Gargiuolo e in tutto il Consiglio di amministrazione. Anche tra i dipendenti della società di trasporto della ex Provincia di Bari, attualmente di proprietà della Città Metropolitana di Bari, della Provincia BAT e del Comune di Trani, il malumore è tanto. Il plotone degli scontenti aumenta giorno dopo giorno. Certo, non si espongono per evitare spiacevoli conseguenze, ma sotto banco denuciano alcune prassi lontane dal senso di equità e dal corretto utilizzo del perosnale. Una gestione difesa da Gargiuolo, secondo il quale il primo cittadino di Trani avrebbe perso di vista il bene e l’interesse comune.

Per Gargiuolo a suo dire parlano i fatti, i bilanci positivi ormai da otto anni, dei quali avrebbero beneficiato l’intera azienda, la città di Trani e i lavoratori, soprattutto alcuni lavoratori. E veniamo al dunque: la questione per cui in tanti chiedono spiegazioni e chiarimenti. A dicembre scorso è stata approvata la tanto sospirata graduatoria di un concorso pubblico per autisti. Il contestato concorso bandito nel settembre 2013. Nonostante la lunga attesa e la pronta disponibilità di un elenco composto da 80 autisti professionali già selezionati, però, finora si è provveduto all’assunzione di appena cinque unità, a fronte di una carenza di personale che si attesta intorno alle 50 unità.

Da cinque anni ormai i lavoratori vengono pescati da una società interinale che, ironia della sorte, utilizza spesso gli stessi autisti che hanno superato la selezione. Apparentemente inspiegabile come scelta, calcolando la spesa mensile di circa 70mila euro per le casse della società pubblica. Una considerazione legittima per evidenziare che il costo degli interinali è di gran lunga superiore a quello che l’azienda sosterrebbe assumendo i vincitori della selezione, considerando anche le agevolazioni delle leggi vigenti in materia di assunzioni. Leggi Job Act. Le assunzioni ridurrebbero sensibilmente i costi in favore dell’azienda pubblica e quindi dei contribuenti.

A tal proposito ci piacerebbe conoscere la posizione dei sindacati, che vorremmo ascoltare anche rispetto al malcontento del nutrito gruppo di lavoratori, ancora oggi precari, in balia delle stagioni politiche e di riflesso della dirigenza aziendale. Come se non bastasse, oltre all’utilizzo degli interinali alla guida degli autobus, si farebbe uso di questa soluzione anche per riempire posizoni non previste dall’organigramma e dalla reale esigenze aziendali. E quindi, in barba alla spendig-review prolifererebbe un uso oramai consolidato di altri lavoratori sistemati nell’ufficio commerciale, al personale, in segreteria, in manutenzione, a guardia dei depositi, sugli autobus come verificatori. Gargiuolo ha ragione su tanti aspetti, soprattutto per ciò che concerne i vantaggi avuti dalla Città di Trani.

Molti dei lavoratori “presi in prestito”, infatti, sono della sua stessa città. Sarebbe lecito sapere come vengano verificate le competenze e i curricula di questi lavoratori e perché la stragrande maggioranza delle richieste di personale alla società Lavorint, venga firmata direttamente dal presidente Gargiuolo. Quale urgenza rende necessario scavalcare il titolato amministratore delegato Vito Mascolo o il super manager STP-AMTAB Francesco Lucibello? Certo è che ogni mese la STP spenderebbe circa 20.000 euro per il personale interinale apparentemente “non necessario”. Nell’elenco figurano tra gli alti Rita D.M., Antonella Z., Irene D.S., Francesco B., Alessio A, Isabella D.B., Nicola S., Michela C., ma l’elenco non si fermerebbe solo a questi nomi.

Come detto, siamo a disposizione dei vertici della STP per ogni contraddittorio sull’argomento. Tornando alla questione dei bilanci in attivo, poniamo una domanda. Se ci fossero meno ricorso agli interinali e le assunzioni di chi ha regolarmente superato un concorso pubblico, l’attivo non sarebbe maggiore? O il fine deve giustificare sempre i mezzi? Speriamo che la nostra riflessione non passi inosservata, tanto ai manager della STP quanto a chi ha la possibilità di intervenire sulla questione. Il malcontento è tanto. Non escludiamo possano esserici sviluppi ulteriori.