Sul giro di mazzette che ha portato all’arreso, tra gli altri, del direttore amministrativo del Petruzzelli Vito Longo, anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione vuole vederci chiaro. Alcuni fascicoli dell’inchiesta con a capo il pm Fabio Buquicchio è stata infatti inviata a Roma, destinazione gli uffici guidati da Raffaele Cantone.

Che tra gli uffici della Fondazione non tutto fosse fatto a regola d’arte lo andiamo scrivendo da tempo, oggi si scopre che alcuni creditori del Petruzzelli godessero di una corsia preferenziale per quanto riguarda i pagamenti delle fatture. Dalle indagini della Digos, affiancata da un commercialista incaricato dal pm di analizzare i rapporti tra Ente lirico e fornitori, emerge l’ipotesi che chi pagava le mazzette a Vito Longo venisse saldato in tempi brevi, al contrario degli altri, spesso costretti a inviare numerosi solleciti per vedersi riconosciuto il pagamento delle prestazioni. Lo sa bene, per esempio, Luigi Spezzacatene, titolare della sartoria Artelier, poi costretta a chiudere i battenti.