Attimi di panico la scorsa notte nel carcere di Bari, dove intorno all’una e trenta un detenuto straniero con problemi di natura psichica ha dato alle fiamme il proprio materasso e di conseguenza distrutto gran parte degli arredi della cella e mandato in corto circuito l’impianto elettrico della terza sezione della prigione. L’odore acre e il fumo nero prodotto dall’incendio hanno allarmato la guardia carceraria impegnata nel giro di ricognizione, che ha potuto così avvisare immediatamente i colleghi e con loro procedere all’immediato sgombero dell’ala interessata, dove l’aria era diventata davvero irrespirabile. Il detenuto che ha appiccato l’incendio, tratto in salvo dagli agenti di polizia penitenziaria, ha aggredito un agente con un pezzo di legno costringendolo alle cure del pronto soccorso.

“Ancora una volta siamo lasciati soli a combattere con detenuti con problemi psichiatrici che dovrebbero essere sottoposti a vigilanza specialistica 24 ore al giorno – scrive in una nota il sindacato autonomo di polizia penitenziaria -. Ieri un altro detenuto con problemi psichiatrici ha aggredito un agente nel carcere di Foggia, dopo averne aggredito un altro qualche giorno fa. Così non si può più andare avanti”.