Quarantasei condanne comprese fra i 20 e i 3 anni di reclusione e quattro assoluzioni. È questo il resoconto del processo con rito abbreviato tenuto a Bari nei confronti di presunti affiliati ai clan Di Cosola e Stramaglia. Gli imputati erano accusati a vario titolo di associazione mafiosa, tentato omicidio, traffico e spaccio di droga, porto e detenzione di armi da fuoco e da guerra.

Sono 16 gli imputati condannati a 20 anni di reclusione. Tra le condanne più alte quelle inflitte al boss Cosimo Di Cosola, fratello di Antonio diventato poi collaboratore di giustizia, ai pregiudicati Giuseppe Armenise, Davide e Antonio Bartolo, Giuseppe Pappagallo e Michelangelo Stramaglia, figlio del boss ucciso a Valenzano nell’aprile 2009.