Ieri pomeriggio, a Carbonara in Via XX Settembre, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due persone per furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio di parti meccaniche, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e, solo per il secondo, inosservanza agli obblighi della Sorveglianza Speciale. Si tratta di Vito Chieco, 45 anni e Vincenzo Pellegrino, 42 anni, Sorvegliato Speciale, entrambi baresi con precedenti di Polizia.

I due sono stati individuati e bloccati dai poliziotti delle volanti a seguito della segnalazione giunta della Centrale Operativa del furto in atto di una autovettura tutelata da sistema satellitare, il quale indicava come ultima localizzazione proprio la via nella quale i due sono stati poi bloccati.

Non appena ricevuta l’allerta, la Sala Operativa ha inviato un equipaggio nella zona segnalata: i poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato i due mentre armeggiavano sulla centralina della macchina nel tentativo di disattivare il sistema satellitare. L’auto si presentava con lo sportello anteriore danneggiato sulla parte superiore, il cruscotto smontato, il manubrio asportato, l’impianto elettrico manomesso ed all’interno del cofano una centralina decodificata. All’interno sono stati rinvenuti un ferro tubolare manufatto utilizzato per raggiungere la leva di apertura dello sportello dall’interno, il manubrio originale ed un manubrio identico al primo ma libero di blocca sterzo ed immobilizzatore.

Perquisiziti dagli agenti, i due sono stati trovati in possesso di arnesi atti allo scasso e di componenti dell’auto nonché della disponibilità rispettivamente di 540 € e di 1400 €, somme delle quali nessuno dei due è stato in grado di dare contezza, dichiarandosi ambedue disoccupati. Dalla perquisizione delle rispettive abitazioni sono state rinvenute ben 35 centraline per autotrazione di diverse marche e veicoli, arnesi atti allo scasso, ed altro materiale in un armadio presente nel soggiorno ed in due frigoriferi.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato, i due sono stati posti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della direttissima.