Doveva servire da carburante per i pescherecci ma questa volta quel liquido di colore blu si trovava proprio nel posto sbagliato. Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, Finanzieri della Tenenza di Molfetta fermavano, lungo la S.S. 16, un autobus di proprietà di una impresa, operante nel settore ittico con sede a Trani, ma attiva con motopescherecci nel Porto di San Benedetto del Tronto (AP).

Insospettiti dal nervosismo del conducente, i militari procedevano ad un’accurata ispezione del mezzo, utilizzato dalla società proprietaria per il trasporto delle maestranze marittime. Nascoste nel vano portabagagli venivano rinvenute sette taniche per complessivi 510 litri di un liquido che, si appurava essere gasolio destinato alla pesca sottoposto ad accisa agevolata. Si accertava, inoltre, che lo stesso mezzo si “alimentava” con carburante sempre del tipo di quello “incriminato”. Ad aggravare la condotta illecita, si rilevava, altresì, la conservazione ed il trasporto del combustibile in contenitori di plastica, non idonei al trasporto di liquidi infiammabili con grave pericolo per la sicurezza.

Pertanto, si procedeva al sequestro del gasolio agevolato, dell’autobus nonché alla denunzia all’Autorità Giudiziaria di 3 soggetti, autista del mezzo e due soci della società, per i reati di detenzione di materiali infiammabili e sottrazione al pagamento dell’accisa di gasolio e destinazione dello stesso ad usi non consentiti.