La Guardia di Finanza continua acquisisce altri documenti nell’ambito delle inchieste aperte sul nuovo sistema di telecardiologia regionale avviato dal Policlinico di Bari. Domenica e lunedì scorsi i finanzieri sono stati negli uffici della direzione generale e nella centrale operativa dell’azienda ospedaliera. Ieri, invece, si sono presentati nella sede dell’assessorato alle Politiche della Salute, in via Gentile. Le Fiamme gialle sono andate negli uffici di alcuni dei protagonisti di quella che ancora continuiamo a definire una storiaccia, perché discrimina fortemente la popolazione pugliese colpita da infarto o altre patologie cardiache in zone dove la copertura internet a banda larga è assente (la magior parte del territorio regionale).

Sono stati acqusiti documenti, tra cui speriamo quelli che abbiamo pubblicato in queste settimane. Potrebbero essere ore decisive. I primi sviluppi sono attesi da Taranto, dopo la denuncia del coordinatore del 118 jonico Mario Balzanelli e la successiva impietosa relazione tecnica effettuata il 2 ottobre, a servizio ormai avviato in tutta la Puglia con fasi alterne, nonostante gli entusiastici proclami del direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli.

Senza l’intervento della magistratura la nuova telecardiologia potrebbe continuare a essere il terno al lotto che abbiamo dimostrato, in funzione della copertura internet legata alla rete Tim. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, infatti, non sembra intenzionato a intervenire. Chi il sistema l’ha fortemente voluto – dimostreremo anche che progetto Helis è stato approvato senza neppure esistere, a causa della mancata sperimentazione – continua a rassicurarlo. Resta da chiarire anche la posizione di Daniele Amoruso, amministratore di fatto dall’azienda Doctor Srl., con interessi specifici nel campo della telemedicina e in questo particolare sistema di telecardiologia, ma anche dipendente del Policlinico con l’incarico di capo ufficio stampa e responsabile della telemedicina.

Se proprio qualcuno non è contento di come funziona, sarebbe la traduzione spicciola dal politichese in riferimento alle rimostranze di Balzanelli – ne faccia a meno perché non è un sistema di assistenza essenziale. A nulla sono servite le proteste e le sollecitazioni del presidente del Sindacato mendici italiani, Ludovico Abbaticchio. Proteste cadute letteralmente nel vuoto, nonostante lo SMI rappresenti il sindacato più rappresentativo.

C’è anche chi protesta al contrario, difendendo la nuova telecardiologia. La testi sarebbe quella che, con o senza campo, medici e infermieri del 118 avrebbero in questo modo la possibilità di leggere in ogni caso il tracciato sul tablet in dotazione. Non tutti, però, hanno le stesse competenze e a questo punto viene da chiedersi perché sia stata attivata tutta questa giostra priva di connessione internet adeguata. Secondo altri sarebbero bastati più economici elettrocardiogafi. Ci sono cose che ancora non comprendiamo. Vogliamo sperare che a chiarire tutti i punti oscuri sia la magistratura, senza pressioni e condizionamenti.