Agiva con estrema calma, scaltrezza, sistematicità e professionalità a delinquere non comune, utilizzando una giacca per coprire le malefatte. In questo modo è riuscito a sottrarre portafogli e cellulari ad ignari avventori di negozi, in pieno centro, a Bari. Lo hanno scoperto i Carabinieri che l’altra mattina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto due georgiani di 36 e 33 anni per furto con destrezza, in concorso, ai danni di ignari avventori.

Pregiudicati per reati specifici, gli arrestati nei pomeriggi dei fine settimana approfittavano della folla di cittadini e turisti che si aggira per i negozi del centro, in particolare tra piazza Umberto e via Sparàno. Al 33enne sono stati attribuiti ben cinque “colpi”, uno dei quali con la complicità del connazionale, messi a segno da febbraio a maggio scorsi.

Per colpire indisturbato le vittime, l’uomo utilizzava una giacca riposta sul braccio sinistro, che serviva inizialmente per coprire il braccio con cui riusciva a sottrarre portafogli e cellulari dalle borse o dalle tasche delle malcapitate, e dopo per nascondere la refurtiva appena presa.

In una occasione, l’intervento di una pattuglia dell’Arma ha permesso di recuperare uno smartphone sottratto ad una ragazzina, mentre si trovava in coda per pagare un acquisto effettuato in una gioielleria. I militari, infatti, visionate le immagini impresse delle telecamere di sicurezza del negozio, hanno identificato l’autore, a loro già noto perché deferito per fatti analoghi avvenuti precedentemente, riuscendo in breve tempo ad intercettarlo nella vicina Piazza Umberto. L’uomo, però, accortosi del loro arrivo, si è sbarazzato del cellulare, gettandolo in un cespuglio e si è allontanato frettolosamente, facendo perdere le tracce. Il cellulare, recuperato, era stato trovato privo della sim card e già impostato in lingua georgiana.

Dopo l’arresto, i due, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati associati al carcere locale.