Non potendo ottenere la retribuzione del lavoro svolto dalla madre, minaccia gli impiegati e s’impossessa di due pc portatili degli uffici. È accaduto l’altra mattina a Bari, presso la sede amministrativa di una società cooperativa che si occupa dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone con svantaggio psichiatrico, ubicato nel quartiere Picone, dove i Carabinieri hanno tratto in arresto un incensurato 28enne del quartiere Libertà, con le accuse di rapina ed estorsione.

Il giovane, recatosi poco prima presso la sede della società, con tono minaccioso, aveva preteso dalle due impiegate presenti, il pagamento delle spettanze dovute al lavoro svolto dalla madre, sino ad allora non ancora retribuita. Essendo le dipendenti impossibilitate a garantirgli quanto preteso, atteso che le stesse riferivano all’esagitato che il pagamento delle spettanze in questione era sospeso da qualche mese per tutti i soci lavoratori, il giovane è passato alle vie di fatto, danneggiando prima la vetrata della porta d’ingresso della società, quindi s’impossessava di due pc portatili, sradicandoli dalle postazioni in cui erano installati, portandoseli via. Il tempestivo intervento di una pattuglia dell’Arma, fatta convergere in quel luogo dalla centrale operativa di Bari, dopo una segnalazione giunta al numero di emergenza 112, ha permesso di bloccare il giovane e di recuperare la refurtiva, rinvenuta all’interno del cofano della vettura in suo possesso e parcheggiata lì davanti.

Tratto in arresto il 28enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari. La refurtiva, invece, è stata restituita al legittimo proprietario.