È lo stesso direttore generale della Asl di Bari Vito Montanaro, rientrato ieri dalle ferie, ad annunicare che i Carabinieri del Nucleo anti sofisticazione hanno fatto un blitz al Pronto soccorso dell’ospedale della Murgia. Nel mirino dei militari la conservazione di alcuni farmaci, come la morfina, che andrebbero tenuti sotto chiave a temperature prestabilite. Non si sa molto altro, se non che il clamore sollevato da Francesco Papappicco e Francesca Mangiatordi, i medici incatenatisi per protesta contro i procedimenti disciplinari aperti nei loro confronti, ha riacceso i riflettori sull’ospedale Perinei, aperto in fretta e furia, probabilmente senza tutti i requisiti, ad aprile del 2014 nel pieno della campagna elettorale per le europee.

Sono diverse e tutte di un certo rilievo le notizie trapelate dall’incontro di ieri sulla questione Papappicco-Mangiatordi, svoltosi alla presenza dei due medici; di Vito Montanaro, direttore generale della Asl di Bari; del coordinatore del 118 barese e direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Antonio Dibello; del responsabile del procedimento alla dottoressa Mangiatordi, Antonio Delvino; dei sindacalisti USSPI Gianfranco Virgilio e Nicola Preziosa; di Grazia Fersini, dell’associazione Marea Onlus e di Nicola Fiore, del Tribunale della Salute “Onlus Mons. Nicola Loiudice” di Altamura.

Secondo quanto è stato possibile sapere, il direttore generale della Asl avrebbe annunciato di voler fare una denuncia urgente affinché gli ispettori del Ministero della Salute valutino tutte le segnalazioni che abbiamo scritto sul nostro giornale in questi mesi, rilanciando anche le preoccupazioni di utenti, personale sanitario e sindacati. Montanaro avrebbe deciso di girare ai Nas, al Ministero e alla Regione il materiale acquisito finora, senza contatare ciò che ancora emergerà.

Ieri, dopo l’incontro, il dg della Asl è andato in Regione a consegnare il carteggio sul procedimento disciplinare di Francesco Papappicco, medico del 118 alla postazione di Gravina. Sarà infatti l’organismo regionale competente per il personale con contratti in convenzione a giudicare Papappicco, il cui procedimento, per ammissione di Montanaro “Non è nell’ambito di una procedura ben chiara”. Il comitato regionale potrebbe riunirsi domani per esaminare il carteggio.

La storiaccia dei due medici in catene si sarebbe dovuta concludere entro il 31 agosto, come assicurato dal direttore generale. In realtà ieri è stato detto che devono essere rispettate le procedure e che i procedimenti nei confronti dei due medici e sindacalisti andranno avanti come previsto. La Commissione, infatti, non avrebbe ritenuto le controdeduzioni fornite dai due medici sufficienti a far decadere la messa in scena. Francesca Mangiatordi, in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale della Murgia e dipendente Asl, conoscerà il suo verdetto come inizialmente stabilito il 7 settembre. Per Papappicco i tempi si annunicano più lunghi.

Alla luce dell’animato faccia a faccia di ieri, con molti sguardi bassi e tentennamenti da parte di chi finora sguainava la spada, sentiamo il dovere di fare alcune considerazioni. I provvedimenti sono arrivati cinque mesi dopo i fatti contestati (l’attentato alla sala giochi Green Table di Altamura, costato la vita al 26enne Domenico Martimucci). Sembra sempre più che dietro i due procedimenti disciplinari ci sia lo zampino di qualcuno. Un regista che i due medici vogliono smascherare per difendere, anche attraverso le aule di un Tribunale, la propria immagine e reputazione. Un paradosso se si considera che l’accusa principale mossa a Papappicco e Mangiatordi è proprio quella di aver leso l’immagine della Asl. Un regista che aveva così tanta “fretta” di accanirsi contro i due professionisti, da non accorgersi che i fatti contestati loro non sono accaduti il 6 marzo 2015 come riportato in tutte le comunicazioni, ma la notte tra il 4 e il 5 marzo. Un vizio di forma che potrebbe costargli carissimo.

Nel vertice, tenuto nella sede della Asl e durato quasi un’ora, il direttore generale non ha escluso altri provvedimenti, evidenziando come sotto questa storia possa esserci qualcosa che meriti alcuni approfondimenti. Uno su tutti la colpevole leggerezza e violazione della privacy nella consegna del procedimento del dottor Papappicco da parte di Anna Maria Quaranta, dell’ufficio del personale della Asl.

Non senza imbarazzo, poi, Antonio Delvino, dell’Ufficio dei procedimenti disciplinari della Asl, ha rassicurato i presenti sull’avvio di una verifica in merito alle gravissime dichiarazioni circa i ricoveri impropri in Rianimazione dell’ospedale Perinei scritte su Facebook e subito cancellate da un medico di quello stesso reparto. Dichiarazioni sprezzanti e dirette – lo ricodiamo – fatte ormai alcuni mesi fa. Evidentemente quella della lentezza è una prassi consolidata dell’Ufficio. Dichiarazioni sulle quali crediamo ancora che la magistratura dovrebbe fare chiarezza.

Il faccia a faccia, e concludiamo, ha fatto emergere un’altra cosa che non fa bene a nessuno, men che meno alle sorti dell’ospedale della Murgia: l’ossessione di Antonio Dibello nei confronti dei giornalisti convinti che i panni sporchi pubblici vadano lavati in piazza. Il coordinatore del 118 e direttore del pronto soccorso dell’ospedale della Murgia ha rilanciato sulla necessità di evitare il clamore mediatico se davvero si vogliono risolvere i problemi della strutture che dirige. La pensiamo esattamente in maniera contraria e per questo non smetteremo di essere attenti a tutto quello che succede in quell’ospedale. A rischiare, oltre a qualche dirigente, sono soprattutto i pazienti che, dopo tutto il clamore e la pubblicità fatta sull’ospedale, meritano il massimo possibile. Questo è il nostro racconto di quanto accaduto ieri.

Di seguito, il comunicato ufficiale diramato ieri sera alle 19.29 dalla direzione generale della Asl di Bari: Mangiatordi e Papappicco, chiarimenti sui procedimenti disciplinari Direttore Generale. “Garantito rispetto della legge e l’imparzialità di giudizio”.

Intervento del Direttore Generale della ASL di Bari Dottor Vito Montanaro sui procedimenti disciplinari riguardanti i dottori Francesca Mangiatordi e Francesco Papappicco “Lunedì 31 Agosto 2015 presso gli uffici della Direzione Generale della ASL Bari da me diretta ed alla mia presenza – comunica Vito Montanaro – si è svolto un incontro con i dottori Francesca Mangiatordi e Francesco Papappicco accompagnati a loro volta da due dirigenti sindacali e da due rappresentanti dell’Associazione del Tribunale dei diritti del malato di Altamura. Per conto della ASL oltre al sottoscritto hanno partecipato all’incontro il Direttore Amministrativo, il Presidente dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari ed altri dirigenti dell’Azienda”.

“Nel corso dell’incontro è stato rimarcato che i procedimenti disciplinari sono stati attivati nel rispetto delle procedure previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Gli stessi procedimenti hanno una gestione differente tra loro perché la dottoressa Mangiatordi è un dirigente medico dipendente con contratto a tempo indeterminato sottoposta, per legge, all’Ufficio Procedimenti Disciplinari della ASL mentre il dottor Papappicco è un medico convenzionato sottoposto alla competenza di apposita commissione regionale che vede una composizione di parte pubblica e di parte sindacale”.

“Sulla base delle regole vigenti il Direttore Generale di una ASL – spiega il Dottor Vito Montanaro – non ha alcun potere di intervento perché formalmente sono processi che la stessa legge e contrattazione collettiva pongono in capo ad organi terzi al fine di garantire l’imparzialità del giudizio. Difatti, nei limiti consentiti ed al fine di mantenere gli impegni di celerità già assunti, ho solo invitato il Presidente dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari a fissare quanto prima l’audizione della dottoressa Mangiatordi – programmata per il prossimo 7 settembre – in modo da garantire all’interessata ulteriori difese e controdeduzioni secondo quanto previsto dalla contrattazione collettiva. Per quanto concerne il procedimento disciplinare del dottor Papappicco, per le vie brevi, ho appreso che la Commissione per la Disciplina delle Responsabilità Convenzionali prevista dall’Accordo Collettivo Nazionale vigente si riunirà prossimamente, e la stessa potrà essere azionata a seguito di completamento della procedura interna alla ASL con la contestazione dell’addebito. Pertanto – mette in risalto il Direttore Generale della ASL Bari dottor Vito Montanaro – per i due medici sono state attivate tutte le garanzie e le procedure al fine di assicurare imparzialità di giudizio e diritto al contraddittorio”.

“L’ASL di Bari si muove sempre nel rispetto della legge e delle regole a tutela dei singoli lavoratori e delle prestazioni sanitarie offerte ai cittadini. Il diritto alla critica costruttiva non solo viene garantito, ma addirittura favorito, se esperito nell’ambito delle regole vigenti e dell’interesse supremo degli utenti. Voglio specificare ed evidenziare che nessuna azione della ASL che dirigo – chiosa Vito Montanaro – è caratterizzata da spirito persecutorio o azioni di rivalsa. Il confronto avuto con i medici Mangiatordi e Papappicco insieme ai rappresentanti di sindacati e associazioni è l’ennesima testimonianza di un comportamento sereno ma allo stesso tempo di massima imparzialità. Al termine dei procedimenti disciplinari avviati – scrive il dottor Vito Montanaro – informerò delle conclusioni gli uffici regionali competenti”.