Era l’unico ad essere riuscito a scappare, è stato arrestato nel porto di Durazzo il pericoloso latitante 34enne Aga Bujar, ricercato in campo internazionale. Era oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Trani per tentato omicidio in concorso, violazione alla legge sulle armi, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione, a seguito delle indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani.

Già in 7 erano finiti in manette lo scorso 6 agosto a conclusione delle indagini che avevano fatto luce su diversi episodi criminosi avvenuti a Terlizzi, nell’ambito di tensioni tra famiglie e gruppi criminali del luogo, in quell’occasione Aga riuscì a sottrarsi alla cattura.

L’albanese era ricercato per aver partecipato al commando, composto dall’uomo e da due suoi connazionali, che il 15 aprile scorso aveva pianificato l’agguato al 35enne Gioacchino Baldassarre, leader dell’omonimo gruppo criminale, dedito al traffico di sostanze stupefacenti, mentre si recava ad apporre la firma presso la Caserma dei Carabinieri di Terlizzi. In tre, a bordo di un’Alfa 155, armati di un AK47 con 27 colpi calibro 7.62 e di una pistola Tokarev con 7 colpi, stesso calibro, furono intercettati dai militari della Compagnia di Molfetta mentre stavano eseguendo la loro azione criminosa. Nell’occasione AGA Bujar riuscì a fuggire, rifugiandosi in Albania, mentre i suoi due complici furono arrestati.

La cattura è il risultato dell’impegno degli investigatori dell’Ufficio di Collegamento Italiano Interforze di Polizia in Albania, in sinergia con lo SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

Nello specifico, si era appreso dalle attività tecnico-investigative, che la compagna del ricercato si sarebbe imbarcata a bordo della motonave GNV Rapsodi in partenza da Bari nella serata del 25 agosto e, ad attenderla, al porto di Durazzo ci sarebbe stato il ricercato.

Nella mattinata di ieri personale dello SCIP, in collaborazione con quello dei Carabinieri di Molfetta, che avevano seguito la donna sul traghetto, riconosceva visivamente il ricercato e, avvisati gli omologhi albanesi, presenti nel porto, lo arrestavano conducendolo al Commissariato di Polizia di Durazzo.