Concorsi interni con un solo partecipante, graduatorie bloccate per l’eccessivo utilizzo di interinali (soprattutto autisti), repentini cambi di parametro e mansioni e poi l’eccessiva concentrazione di dipendenti di Altamura e Trani, paesi di origine dei vertici dell’azienda. Sarebbero queste alcune delle motivazioni che circa tre mesi fa hanno convinto due consiglieri di amministrazione a dimettersi, facendo verbalizzare le ragioni del loro allontanamento. Senza contare le perplessità legate alla manutenzione dei mezzi, ai lavori di ristrutturazione e alle forniture.

Estate rovente all’STP, la società dei trasporti dell’ex Provincia di Bari, Bat e comune di Trani. Al centro della polemica c’è ancora una volta Francesco Lucibello, direttore d’esercizio a mezzo servizio della STP e, per l’altra metà del suo tempo, direttore generale dell’Amtab, la municipalizzata del trasporto pubblico barese. Dal momento delle dimissioni dei due consiglieri di amministrazione, in tanti stanno cercando di avere i documenti necessari a fare chiarezza sulla gestione dell’azienda pubblica. Il commissario prefettizio di Trani avrebbe inviato un paio di richieste indirizzate al direttore Lucibello per poter avere quei documenti. Ad eccezione di una risposta evasiva sulla quantità di carte in questione e la possibilità di andarle a visionare in azienda in orario d’ufficio, non c’è stato molto altro.

Nessuna risposta convincente sarebbe stata data anche ai consiglieri della Città Metropolitana che hanno ugualmente deciso di andare a fondo alla vicenda. Le contestazioni riguarderebbero la gestione della STP dal 2009 a oggi. Lucibello vive in proroga il suo limbo dorato. Il tempo per decidere se stare in Amtab o all’STP è finito. Prende tempo godendosi i suoi eccessivi benefit: foresteria, telefono, carburante e persino 25 buoni pasto al mese nonostante uno stipendio annuo di circa 150mila euro. C’è poi da chiarire chi paga le trasferte del direttore, l’Amtab o l’STP?

Ciò che pare essere cambiato, però, è l’atteggiamento finora oltremodo difensivista sull’operato di Lucibello di Antonio Decaro, sindaco di Bari e della Città Metropolitana. La patata sta diventando probabilmente troppo bollente e forse sta iniziando il tempo dello scarica barile. Del resto, se ai guai ormai accertati dell’Amtab aggiungi le presunte anomalie gestionali dell’STP, la deflagrazione dell’amministrazione comunale non è una possibilità troppo remota. Intanto Lucibello si gode la sua vacanza all’estero, secondo alcuni con l’auto aziendale

 

, altro benefit di lusso chiesto e ottenuto senza batter ciglio dal manager calabrese.