Quando i Carabinieri li hanno bloccati al quartiere San Paolo, ieri sera, i due stavano spacciando droga. Uno dei due aveva una pistola nei pantaloni. Probabilmente un modo per sentirsi più grande, per emulare chi aveva insegnato loro il mestiere. I militari hanno arrestato uno dei due ragazzi di 17 anni e denunciato l’altro in stato di libertà. Erano entrambi del San Paolo e già noti alle forze dell’ordine. Le accuse, in concorso, sono la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e il porto illegale di arma da fuoco.

I militari del Nucleo Operativo erano impegnati in un più ampio servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, specie quelli contro la persona, il patrimonio e lo spaccio di sostanze stupefacenti in una zona particolarmente sensibile del quartiere San Paolo. Ad insospettirli è stato uno potente scooter che transitava con i ragazzi in sella nella zona pedonale di piazza Europa, di cuianche noi ci siamo occupati più volte in passato. A quel punto li hanno bloccati e perquisiti.

Sottoposti a perquisizione, il conducente è stato trovato in possesso di un borsello, al cui interno i militari hanno scovato 28 dosi di marijuana, pari a circa 30 grammi, un tocchetto di hashish da 5 grammi e circa 500 euro in banconote di piccolo taglio. A questo punto il controllo è stato eseguito in maniera più approfondita anche sulla persona ed è stato proprio allora che è saltata fuori una pistola semi-automatica calibro 6.35, pronta a far fuoco, infilata nella cintura dei jeans del conducente.

Il ragazzo finito in manette è stato è stato associato presso il centro di prima accoglienza Fornelli di Bari. La droga e il denaro, ritenuto provento dell’illecita attività, sono stati sequestrati, mentre l’arma, munita di caricatore contenente quattro cartucce, verrà affidata ai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Bari, che avranno il compito eseguire accertamenti tecnico-balistici, nonché di verificare se la stessa sia stata impiegata nella commissione di fatti di sangue.