foto di repertorio

Tanto abbiamo scritto di 118 e fatti legati alla gestione del servizio di emergenza-urgenza che, alla fine, fidandoci di una fonte direttamente coinvolta nella vicenda, abbiamo fatto un grossolano errore del quale ci dispiace molto. Fonte che probabilmente ha deliberatamente fatto in modo che cadessimo in errore. Così come richiesto dall’indignato personale medico e paramedico del Punto di Primo Intervento di Conversano – indipendentemente dall’azione legale minacciata – rettifichiamo i contenuti non veri di un articolo pubblicato ieri in merito a una donna di 38 anni stronacata da infarto (Pezzo per il momento non più consultabile). Precisiamo pertanto che la signora deceduta è quella originaria di Bitritto purtroppo morta per cause ancora da chiarire mentre si sottoponeva a un intervento di procreazione assistita nell’ex Ospedale Florenzo Jaja di Conversano e quindi non nel Punto di Primo Intervento come erroneamente scritto, pur avendo sede il Punto di Primo Intervento all’interno della struttura sanitaria conversanese. Precisiamo ancora che l’equipaggio – seppure non attribuendo loro alcuna colpa, neppure indiretta, anche nella prima stesura dell’articolo – è completamente estraneo al decesso. Non era nell’intenzione dell’articolista e del giornale – sempre attento alle problematiche relative al sistema del 118 e della sanità in generale – arrecare alcun danno di immagine, né di qualsiasi altra natura, al personale medico e paramedico del Punto di Primo Intervento di Conversano, che quotidianamente mette a disposizione la prorpia professionalità a servizio della popolazione. Al contrario, il nostro intento era quello di sottolineare come spesso il proprio il personale medico e paramedico non è messo in condizioni di lavorare al meglio. Ci scusiamo ancora per il grave errore, seppure non dettato dalla cattiva fede. Restiamo a disposizione per ogni eventuale altra comunicazione. La rettifica sarà pubblicata nello stesso spazio e per la stessa durata riservati all’articolo contestato.