In un’operazione congiunta, l’Agenzia delle Dogane e il Corpo Forestale dello Stato hanno scoperto al porto di Bari, un’attività di esportazione illecita di rifiuti partita dalla Bulgaria e diretta verso il Benin.

Durante i normali controlli alla dogana di Bari, due automezzi bulgari sono stati fermati dagli agenti per  un accertamento sulla merce trasportata. I conducenti hanno esibito delle fatture commerciali relative a parti di ricambio usate per autocarri destinate all’esportazione. Tuttavia, procedendo a un controllo sulla merce, si è accertato che quelli che dovevano essere esportati e commercializzati come parti di ricambio in realtà erano due camion fatti a pezzi, quindi veri e propri rifiuti, in quanto non erano stati sottoposti ai trattamenti di messa in sicurezza e di bonifica prescritti dalla normativa vigente. La legge infatti detta una specifica disciplina al fine di garantire che la gestione di veicoli fuori uso non comporti rischi per la salute umana e per l’ambiente.

La merce oggetto di esportazione, per un totale di 47.500 chili, è stata sottoposta a sequestro.

Il proprietario della merce, di nazionalità beninese, è stato deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria per traffico illecito di rifiuti.