Secondo alcune indiscrezioni anche la Procura della Repubblica di Bari avrebbe acceso i riflettori sulla gestione delle Ferrovie Apulo Lucane. L’inchiesta, senza iscritti nel registro degli indagati, dà peso a quello che denunciamo ormai da alcune settimane. Ciò che conta è che si sia deciso di fugare qualsiasi dubbio su una gestione a detta di molti discutibile, in cui si è proceduto ad affidamenti di incarichi diretti, proroghe e assunzioni particolarmente contestate. L’elenco dei padri e dei figli, i ricatti, i mancati pensionamenti di alcuni dirigenti e dipendenti, la presenza di intere famiglie, hanno fatto certamente discutere.

L’inchiesta, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, è stata affidata alla Guardia di Finanza. Dal canto nostro continueremo a pubblicare documenti e testimonianze esclusive su quanto accaduto all’interno dell’azienda pubblica, ma apparentemente privata, nell’ultmio decennio.

Nelle prossime ore vi faremo ascoltare la sconcertante intervista a un dipendente delle FAL e sveleremo i retroscena del concorso per guardabarriere del 2010, pubblicando integralmente la graduatoria rimasta online solo per 16 minuti, prima che fosse resa nota quella ufficiale.

Speriamo vada avanti anche la denuncia per violazione della privacy fatta dalle FAL per tentare di risalire a chi ci sta passando alcune informazioni riservate. Ormai il corvo non è più solo. Da tutta la Puglia e la Basilicata continuano ad arrivare incartamenti e testimonianze particolarmente interessanti che, qualora fosse ritenuto utile, metteremmo volentieri a disposizione della magistratura.