Il Compartimento della Polizia Postale di Bari, unitamente ai Carabinieri della Stazione di Casalnuovo Monterotaro e di Pietramontecorvino, hanno eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, nei confronti di T.G., indagato per i reati di violenza sessuale aggravata e continuata commessa per induzione, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima, nonché produzione di materiale pornografico attraverso rappresentazioni di pornografia minorile e distribuzione, divulgazione, condivisione e pubblicizzazione di materiale pedopornografico in danno di un quattordicenne.

I fatti abbracciano un periodo compreso tra l’anno 2013 ed il 21 novembre 2014.
L’indagine ha tratto spunto da una denuncia per adescamento di minore, all’esito della quale la Procura della Repubblica di Bari ha disposto una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del T.G. che ha consentito di fare luce su uno scenario assolutamente raccapricciante. All’indagato, già “sacerdote”, ridotto allo stato laicale era stato fatto divieto dalla Chiesa di avvicinarsi ai bambini frequentanti la parrocchia di Pietramontecorvino e di prestare, a qualunque titolo, servizio nella catechesi per bambini in fase prepuberale.

Il T.G. ha potuto avvicinare la vittima attraverso la Scuola Calcio di Pietramontecorvino, della quale risulta essere stato socio fino al mese di novembre 2014 (epoca in cui è stato allontanato). L’indagato ha conosciuto e avvicinato il bambino, che poi ha condotto presso la propria abitazione, con la “scusa ufficiale” di impartirgli lezioni di doposcuola.
Le indagini hanno consentito di accertare che il T.G. era già stato indagato in passato da altre Procure della Repubblica per diffusione di materiale pedopornografico e lo stesso T.G. ha continuato a contattare la vittima anche dopo la perquisizione del 21 novembre 2014 e fino al mese di gennaio 2015.