Prima l’inseguimento ad alta velocità per le strade di Bari, poi lo speronamento della Volante per cercare di scappare, infine la fuga a piedi e la colluttazione con gli agenti che li hanno arrestati. Ieri a Bari, verso le 22.30, momenti ad alta tensione tra le Forze dell’Ordine e la criminalità locale.

La Polizia di Stato ha arrestato nel quartiere Carrassi Cristiano Ladisi, barese di 32 anni, e Michele Sciacovelli, 21enne anche lui barese, ritenuti responsabili di rapina impropria, lesioni a pubblico ufficiale, ricettazione e possesso di arnesi atti allo scasso, in concorso. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine e sottoposti alla misura di prevenzione dell’avviso orale e gravati da precedenti specifici.

Durante un servizio di controllo del territorio, il personale delle volanti ha raccolto la segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato tre persone sospette nei pressi di un palazzo salire a bordo di una autovettura. Le ricerche hanno consentito di rintracciare l’auto dei fuggitivi, una Toyota Yaris scura, i cui occupanti alla vista della Polizia sono fuggiti a forte velocità, zigzagando tra i veicoli in movimento. I tre, per rallentare la corsa dei poliziotti e guadagnarsi la fuga, hanno speronato la volante, scendendo dall’auto e tentando di dileguarsi a piedi. Due dei tre sono stati bloccati dai poliziotti dopo una colluttazione, a seguito della quale uno degli operanti ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari. All’interno della Yaris gli agenti hanno rinvenuto una cospicua quantità di gioielli e argenteria, del valore di circa 50 mila euro, raccolti dentro la federa di un cuscino. La refurtiva è già stata restituita ai legittimi proprietari.

Le perquisizioni eseguite presso le abitazioni degli arrestati, al quartiere San Paolo, hanno permesso alla Polizia di ritrovare arnesi da scasso, chiavi e telecomandi di cancelli ed autovetture. In casa dello Sciacovelli è stato anche trovato uno zaino con due piccole bombole di ossigeno e rispettivo cannello, utilizzate solitamente per forzare protezioni in ferro o porte blindate, insieme a due ricetrasmittenti.

Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Bari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.