Scene di terrore nei pressi di una pizzeria di Triggiano. Due esagitati, uno armato di pistola e l’’altro che lo spalleggiava, hanno minacciato, aggredito e intimidito il dipendente ed il fratello del titolare, fortunatamente senza sparare. Si tratta di un 41enne triggianese al momento ricercato e di un 35enne sempre di Triggiano, già noto alle Forze dell’’Ordine, arrestato con le accuse di concorso in lesioni personali aggravate, ingiuria, minaccia, violenza privata e detenzione e porto abusivo di armi in esecuzione di un’’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica.

È accaduto in via Carpaccio dove i due, la sera dello scorso 29 gennaio, si sono prima portati nel locale dove hanno salutato cordialmente l’’addetto alla consegna delle pizze, un 22enne del luogo, attendendolo poi all’’esterno. Una volta fuori, senza motivo, dopo averlo ingiuriato lo hanno preso a schiaffi, trascinato in una zona meno illuminata e colpito alla testa con il calcio di una pistola, procurargli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.

Gli aggressori, quando hanno visto alcune persone in un negozio di telefonia adiacente, si sono avvicinati alla vetrina intimando ai presenti di non reagire, di stare in silenzio e mantenere la calma. A quel punto, nel trambusto della situazione, il fratello del titolare della pizzeria, un 27enne di Triggiano, vedendo il dipendente rientrare nel locale con la testa sanguinante si è portato all’’esterno per capire cosa fosse successo, venendo anch’’egli colpito al capo con il calcio dell’’arma. Prima di fuggire a bordo della loro auto, i criminali hanno detto al ragazzo che avrebbero messo una bomba alla pizzeria se avesse chiamato le Forze dell’’Ordine.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, e grazie alle immagini di videosorveglianza estrapolate dagli impianti degli esercizi commerciali, sono riusciti ad identificare gli aggressori, raccogliendo sul loro conto numerosi elementi di responsabilità in merito al fatto criminale. Il 35enne è stato arrestato e associato presso la casa circondariale di Bari, mentre il complice è al momento ricercato.