Non accenna ad arrestarsi l’ondata criminale che da un po’ di mesi sta imperversando nel barese. Ieri sera intorno alle ore 22 a Capurso, in via Regina Sforza, il sorvegliato speciale Onofrio Pentassuglia, classe 1969, è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco. Il proiettile, sparato da posizione ravvicinata probabilmente da un fucile caricato a pallini, lo ha raggiunto alla zona lombare. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Di Venere in prognosi riservata. Il colpo di fucile che lo ha ferito alla schiena, gli ha causato l’incrinazione di una vertebra. L’uomo, ancora in terapia intensiva, dovrebbe farcela.

Sull’episodio procede la Compagnia Carabinieri di Triggiano. I militari infatti, grazie anche ad alcune telecamere di sorveglianza, hanno ricostruito la vicenda iniziata nei pressi del bar Italia, sempre a Capurso. Ci sarebbe stata una rissa, dovuta a futili motivi, con botte e bastonate tra Pentassuglia e altre cinque persone. Tre delle cinque si sarebbero allontanate a bordo di una Peugeot 307 per poi tornare nei pressi dell’abitazione di Pentassuglia e vendicare i colpi presi in precedenza con quelli ben più incisivi di un’arma da fuoco.

Al momento sono già in carcere per lesioni aggravate due pregiudicati di Capurso di 49 e 50 anni, Giuseppe De Rosa e Giacomo Modesto. Accusati invece di concorso in tentato omicidio due dei tre occupanti l’auto: sono pregiudicati, Filippo Cacciapaglia e e Nico Giuseppe Calzolaio. Ricercato il terzo, che a quanto pare sarebbe colui che ha materialmente premuto il grilletto. Le immagini lo inchioderebbero mentre spara alle spalle di Pentassuglia, in via Regina Sforza.