Il procuratore regionale della Corte dei Conti pugliese, Francesco Paolo Romanelli, nella relazione diffusa nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2015, ha parlato di “alcune vicende corruttive concernenti le forniture di beni e servizi pubblici” ed in particolare i casi legati “alla vicenda dei treni d’oro delle Ferrovie Sud Est” e la “tangente legata allo smaltimento dei rifiuti nel nord barese”.

 

In merito al primo problema rilevato, la Corte dei Conti ha sequestrato nei giorni scorsi 11 milioni di euro di beni a Luigi Fiorillo, amministratore unico di Fse e all’ex dirigente tecnico Nicola Alfonso.

Nella relazione si parla anche delle istruttorie riguardanti i danni connessi alla realizzazione di opere pubbliche come la mancata conclusione dei lavori di realizzazione dell’Asse Nord Sud a Bari. Inoltre è stato chiamato in causa anche il caso “Poma”, il sistema di rilevamento e controllo automatizzato degli accessi veicolari, costato 2 milioni di euro e rimasto completamente inutilizzato sino al suo recente smantellamento.

 

Rimanendo infine nella provincia di Bari, è stato citato anche il porto di Molfetta ed in particolare un danno di 7,8 milioni di euro per l’ingiustificato protrarsi dei tempi di esecuzione delle opere di dragaggio.