Un aereo della Ryanair.

Fondi europei destinati al turismo erogati dalla Regione tramite Aeroporti di Puglia finiti nelle casse di Ryanair sotto forma di finanziamento, senza che sia stata espletata alcuna gara, utilizzati per una falsa campagna pubblicitaria. Con l’ipotesi del reato di abuso d’ufficio e truffa, la Procura di Bari sta indagando da circa due anni, l’indagine affidata al nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza è coordinata dal pm Luciana Silvestris.

In merito, Aeroporti di Puglia ha emesso una nota: «Con riferimento a quanto riportato stamani su alcuni Organi di Stampa in ordine all’attività in Puglia del vettore Ryanair, Aeroporti di Puglia precisa che le risorse finanziarie non derivano da programmi comunitari e che in ordine alle circostanze che hanno portato nel 2009 alla sottoscrizione del primo accordo con AMS, ha sempre fornito, con ampio spirito di collaborazione, tutte le informazioni richieste. Tale contratto prevedeva una durata complessiva di anni 10 (5 + 5) con una opzione per il rinnovo al termine dei primi cinque anni che è stata esercitata nel 2014.

Il rinnovo è avvenuto in linea con quanto stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria ed è stato comunque supportato da preventivi pareri legali ed amministrativi sulla conformità a dette norme e da una specifica attività istruttoria ed autorizzativa da parte della Regione Puglia».