Donald Nwajiobi, ragazzo nigeriano accusato di aver brutalmente ucciso Caterina Susca l’11 novembre 2013, è stato condannato a 30 anni. All’imputato sono stati dunque riconosciuti i reati di di omicidio volontario, violenza sessuale e furto aggravato, mentre è invece stato assolto per le presunte false attestazioni sulla propria identità rese all’autorità giudiziaria.

Le indagini della squadra mobile avrebbero dimostrato come Nwajiobi si sarebbe introdotto nella villa di Torre a Mare nella quale Caterina Susca risiedeva saltando il cancello e sorprendendo la donna al rientro nell’abitazione. Secondo gli inquirenti era armato di un paio di forbici con le quali colpì la vittima alla base del collo.

Ai fini della sentenza, pronunciata al termine di un rito abbreviato, è risultata decisiva la perizia disposta dal giudice Chiara Mastrorilli che ha escluso che Nwajiobi fosse incapace di intendere e volere.