È stato tratto in arresto, in flagranza di reato, il pregiudicato barese Giuseppe Pappagallo, in quanto ritenuto responsabile di detenzione illegale e ricettazione di armi da fuoco clandestine.

L’attività portata avanti dalla Polizia ha permesso di rinvenire nell’abitazione del malvivente 27enne, nel quartiere San Girolamo, armi e munizioni. Infatti, dietro una siepe dell’area condominiale e sotto una vettura parcheggiata, gli agenti hanno trovato un fucile da caccia calibro 12 e una pistola semiautomatica modificata, entrambe con la matricola abrasa.

Giuseppe Pappagallo è indagato per i reati in materia di armi e stupefacenti, nell’ambito dell’operazione “Hinterland 2”, portata a termine dalla Squadra Mobile a luglio dello scorso anno, nei confronti del clan “Di Cosola”, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 28 persone.

L’arrestato è il fratello di Giacomo Pappagallo, elemento di spicco del clan “Lorusso”, gruppo criminale in violenta contrapposizione al clan “Campanale”, del quartiere San Girolamo. Il giovane, classe ’90, era stato già tratto in arresto ad ottobre del 2013 e ad aprile del 2014, prima per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni nei confronti di commercianti del quartiere San Girolamo di Bari, poi associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni, detenzione e porto di armi da fuoco comuni e da guerra e detenzione, ai fini della commercializzazione, di sostanze stupefacenti. Lo stesso è stato inoltre destinatario di un provvedimento cautelare per l’omicidio di Campanale Felice, avvenuto il 28 agosto del 2013. Proprio in quella zona, lo scorso 11 gennaio, è stato ucciso a colpi di Kalashnikov, Nicola Lorusso.
Sempre Giacomo era