il Tribunale di Bari ha avviato il procedimento di revoca del concordato preventivo, della Salvatore Matarrese, cardine dell’impero finanziario della famiglia di costruttori pugliesi, se entro il 16 febbraio l’azienda non fornirà spiegazioni convincenti su alcune criticità riscontrate dai commissari giudiziari, Fabio Di Cagno e Nicola Notarnicola. La società che dichiara un debito di 280 milioni di euro, ora rischia il fallimento.

In una relazione di 18 pagine depositata lo scorso 19 gennaio, i commissari segnalano dubbi sul valore reale degli appalti trasferiti alla Newco, denunciano due filiali estere dell’azienda, in Albania e Marocco, che hanno continuato a operare autonomamente in maniera poco chiara e ottenendo appalti non trasferiti alla nuova società.

Alla luce di queste e di altre criticità riscontrate, la situazione contabile della Matarrese potrebbe risultare sostanzialmente diversa da quella  prospettata nella relazione per il salvataggio e il Tribunale di Bari ha concordato coi commissari. La quarta sezione fallimentare ha così notificato ai creditori della società l’ordinanza di revoca del concordato, emesso lo scorso novembre. Il prossimo passo è il contraddittorio con la Società, all’esito del quale il Tribunale deciderà dichiarare il fallimento o procedere col concordato.