Lo avevano annunciato con una lettera nei giorni e stamattina sono scesi in strada, parliamo dei rifugiati trasferiti dall’ex convento di Santa Chiara nei locali dell’ex Set in via Brigata Regina da dove sono partiti in direzione corso Vittorio Emaluele II e dove si è svolta la manifestazione di protesta, non senza attimi di tensione, per le condizioni in cui vivono. In mattinata dovrebbero incontrare l’assessore al Welfare Francesca Bottalico e il Prefetto Antonio Nunziante.

La novità più importante di oggi, pare sia avviato a risoluzione il problema della residenza e del domicilio, grazie all’interessamento della Bottalico. In pratica, i 150 rifugiati ospiti dell’ex Set dovrebbero poter eleggere lì il loro domicilio, da cui la residenza necessaria ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno in scadenza. Una novità non da poco, tenuto conto del problema, più volte sollevato, del vuoto normativo della seconda accoglienza.

Quanto poi alla permanenza nella tendopoli dell’ex Set, i migranti si sono detti disponibili a rimanere anche più del tempo necessario, tempo su cui in verità non hanno avuto risposte definitive dall’amministrazione, a patto che i soldi stanziati per l’acquisto dei moduli abitativi a loro destinati vengano destinati invece ad un progetto, comunale o regionale, di autorecupero di immobili che li veda coinvolti direttamente.