Sale a otto morti e 38 dispersi il bilancio dell’incendio scoppiato intorno alle 4.30 di domenica mattina sul traghetto della Norman Atlantic partito da Igoumenitsa e diretto ad Ancona.

Intanto al porto di Bari sono arrivati alcuni dei parenti dei passeggeri del natante per avere informazioni sui naufraghi. In capitaneria si sta provvedendo ad allestire un centro di prima accoglienza proprio per i parenti che arriveranno.

Stando ai resoconti dei soccorritori, a bordo del traghetto nei momenti del salvataggio si sono vissuti veri e propri momenti di bassa umanità. Alcuni uomini avrebbero tentato di corrompere con offerte di oro e denaro  soccorritori, per essere tratti in salvo prima delle donne e i bambini, mentre alcuni passeggeri sarebbero stati presi a morsi e picchiati da altri che tentavano di raggiungere i mezzi di soccorso.

A bordo del traghetto viaggiavano in tutto 478 persone, di cui 56 membri dell’equipaggio. Il ministero della Marina Mercantile greca ha comunicato la lista dei passeggeri, nella quale ci sono 44 italiani. Molti di essi sono stati già tratti in salvo grazie all’intervento di mezzi di soccorso italiani e greci prontamente arrivati sul luogo dell’incidente, ma il mare mosso e il sopraggiungere dell’oscurità hanno complicato notevolmente le operazioni. Le fiamme, in ogni caso, sono state completamente domate intorno alle 20.30. Da quel momento in poi tutte le evacuazioni sono avvenute per mezzo degli elicotteri. I naufraghi sono stati smistati all’interno delle strutture ospedaliere di Galatina, Scorrano, Copertino, Lecce e Brindisi

L’incendio è scoppiato durante la navigazione nel garage della nave, dove si trovavano 128 camion e 90 automobili. Le fiamme si sono poi divampate quando la motonave era a largo delle coste pugliesi, di fronte alla città albanese di Valona. Dopo i primi interventi, a metà pomeriggio, il rimorchiatore Marietta Barretta è riuscito ad agganciare il traghetto diventato ingovernabile a causa delle fiamme. Una manovra complicata dalla rottura del cavo utilizzato nell’operazione ma che a quanto pare ha consentito comunque di liberare il ponte di poppa dal fumo proveniente dal garage e facilitato il lavoro degli otto elicotteri intervenuti.