Avrebbero facilitato i compiti di sei candidati avvocati, ma sono stati colti in flagrante dai carabinieri mentre erano intenti nel loro passaggio di fogli. Mercoledì scorso, secondo di tre giorni dedicati alla prova scritta per l’esame da avvocato, qualcuno dall’interno del padiglione della Guardia di Finanza della Fiera del Levante, dove si stavano svolgendo gli esami, si sarebbe messo in contatto con Tina Laquale, un dirigente amministrativo della segreteria della Facoltà di Giurisprudenza.

Quest’ultima, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe girato le tracce comunicategli a tre avvocati, i quali avevano il compito di svolgere i pareri e ridare i fogli scritti al dirigente. Tina Laquale si sarebbe poi presentata con i pareri svolti all’esterno del padiglione della Fiera. Qui, a quanto pare, ad aspettarla all’interno del padiglione c’era Giacomo Santamaria, cancelliere della Corte d’Appello che avrebbe dovuto far arrivare i compiti già fatti ai sei candidati.

I carabinieri, intanto, che probabilmente erano già sulle tracce dei componenti di questa banda, hanno bloccato tutto all’arrivo di Tina Laquale al padiglione della Fiera del Levante.

Adesso la parola spetta agli investigatori, che dovranno far luce su una vicenda che rende la città di Bari protagonista dell’ennesimo scandalo.