I carabinieri di Modugno hanno arrestato tre cittadini di Grumo Appula, accusati di detenzione e spaccio continuato in concorso di sostanze stupefacenti. Si tratta di un 31enne, un 25enne e un 26enne. Quest’ultimo vittima, nel dicembre del 2013, di un tentato omicidio avvenuto a Grumo Appula che gli stessi carabinieri hanno risolto nel giugno di quest’’anno arrestando i due sicari e il mandante (detenuto per altra causa) del grave fatto di sangue cui la vittima scampò per miracolo.

Il provvedimento cautelare è stato adottato a conclusione di un’’indagine multidirezionale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari e avviata, parallelamente a quella sul tentato omicidio, che ha consentito di documentare l’’esistenza nel comune di Grumo di una fiorente attività di spaccio di cocaina venduta dal 25enne e dal 26enne a 80 euro al grammo per conto del 31enne, che provvede a ritirare gli utili derivanti dall’’illecita attività svolta dai complici assumendone la regia e il controllo.

L’’indagine ha consentito di mettere in luce le modalità di cessione della sostanza. C’era un preventivo contatto telefonico criptato tra clienti e pusher nel corso del quale gli interlocutori si accordavano sui luoghi dove incontrarsi. Le dosi di droga diventavano “focacce”, se i clienti non gradivano si lamentavano dicendo che le “focacce” erano “dure” o “bruciate”. Non solo. Le risultanze indiziarie hanno fatto emergere uno spaccio tutt’’altro che estemporaneo. I pusher, infatti, potendo contare su una clientela affidabile e fidelizzata erano soliti agevolare i clienti con pagamenti dilazionati recuperando poi nel tempo i crediti vantati con numerose richieste avanzate per telefono.