Ecco come i ladri sfilano portafogli e telefoni dalle tasche del malcapitato di turno. È successo a Bari, pochi giorni fa.

Siamo in un negozio del centro. Le immagini che vedete sono quelle del circuito di videosorveglianza. Tra commessi e clienti ci sono almeno quattro persone. C’è anche un bambino. Il ladro punta la vittima e le guarda una prima volta la tasca. Per non dare nell’occhio si guarda intorno. In mano ha una bustina. La vittima è una signora che attende in cassa informazioni sul suo prossimo acquisto. Il ladro con le mani di velluto le si posiziona accanto, le guarda un’ultima volta la tasca e con la mano destra le sfila via il telefono dal cappotto, nonostante una piccolissima esitazione. Le ginocchia si abbassano, la schiena è ricurva e con l’altro occhio sta bene attento a non essere osservato. A quel punto l’abile scippatore si gira, per un attimo si fa scudo con la scatola di un prodotto lì sul banco, nasconde il bottino, lo infila nella tasca sinistra del suo jeans e poi va via. Non prima di aver riposizionato la scatola su uno degli scaffali del negozio.

Nessuno si è accorto di nulla, sembrava un cliente come tanti. Impressionante la disinvoltura con la quale il mariolo si muove nel corso dell’operazione, per poi allontanarsi dal luogo del misfatto in totale tranquillità. Una calma olimpica che tradisce una sicura recidività.

Occhi aperti, dunque. Perché il borsaiolo non è stato ancora preso. E a quanto pare si aggira indisturbato nei negozi del centro.