In attesa dei risultati dell’esame del Dna – che non saranno pronti prima di 90 giorni – sulle ossa rinvenute ieri a Valenzano, proseguono le indagini sulla scomparsa dell’artigiano Alessandro Leopardi. In queste ore il pm inquirente, dottor Dini Ciacci, sta ascoltando, nella caserma dei carabinieri di Triggiano, Rossella La Gioia, moglie di Leopardi. La giornata di oggi si conclude con gli interrogatori  del fratello della moglie di Leopardi e della cognata.

L’uomo, qualche anno fa, denunciò il clan Stramaglia per estorsione, facendo arrestare tre persone. Poi si rifugiò nelle Marche da dove rientrò nel 2011. La sua scomparsa, però, non è collegata a tali vecchie vicende, ma piuttosto a questioni maturate in ambito privato e, probabilmente, per questo motivo gli investigatori dell’Arma stanno ascoltando la famiglia. I resti umani trovati domenica scorsa potrebbero essere dell’ex corniciaio, ma i carabinieri preferiscono non sbilanciarsi e non demordere fino a quando non arriveranno gli esiti dei risultati scientifici eseguiti dal medico legale, professor Francesco Introna che, l’altra mattina, ha effettuato un esame sommario delle ossa bruciate, riscontrandone la compatibilità con una persona di mezza età.

Al vaglio anche il pc, le mail, i messaggi, le telefonate, il profilo facebook dell’uomo. Non è escluso che, nel giro di breve tempo, possa esserci già una svolta nelle indagini.