Daspo per 11 tifosi. Giunge al termine, dopo due mesi di inchieste e a due giorni dal ritorno al San Nicola dell’Avellino,  l’attività investigativa della polizia iniziata in seguito agli scontri tra tifoserie avvenuti proprio nell’Astronave lo scorso 23 agosto, in occasione della partita di Coppa Italia tra Bari ed Avellino.

Undici violenti sostenitori, quattro tifosi biancorossi e sette della squadra ospite, sono stati denunciati per il reato di lancio di materiale pericoloso nell’ambito di manifestazioni sportive. In tre erano già stati sottoposti in passato al provvedimento di Daspo e, data la recidiva, oggi sono stati condannati ad altri 5 anni di Daspo con obbligo di firma. Per i restanti otto (tra questi anche un minorenne, tifoso del Bari) il provvedimento di Daspo avrà la durata di tre anni.

I fatti – Nel corso del primo tempo, dal settore ospiti erano stati lanciati due grossi petardi in direzione del campo di gioco e verso la fine dei quarantacinque minuti, subito dopo il goal del vantaggio del Bari, i tifosi dell’Avellino avevano continuato con il lancio di petardi ed oggetti contundenti, per fortuna senza ferire nessuno.

Digos e polizia scientifica hanno così iniziato un’attività di investigazione, visionando i filmati delle telecamere poste allo stadio. Solo così è stato possibile riconoscere, identificare ed infine deferire alla competente Autorità Giudiziaria gli undici malviventi, responsabili a vario titolo di lancio di petardi e di oggetti contundenti, in particolare seggiolini divelti dagli spalti.