Tre ragazze venteni in condizioni disperate, ricoverate in prognosi riservata tra l’ospedale della Murgia e il San Paolo di Bari. È il drammatico bilancio del pauroso incidente avvenuto la notte scorsa, poco prima delle 2, sulla strada provinciale 159, che collega Altamura, Ruvo e Corato. Al momento del terribile schianto, nel cuore della Murgia, c’è buio pesto e nebbia fittissima. Sul posto intevengono quattro ambulanze medicalizzate (Gravia, Altamura, Ruvo e Grumo) e i carabinieri. Secondo le prime indiscrezioni pare che l’auto andasse a velocità sostenuta. Le condizioni delle tre ragazze appaiono subito disperate. La conducente è incastrata nell’abitacolo; un’altra è fuori dall’auto, con seri segni neurologici, una grave contusione polmonare e la frattura alla base cranio e la frattura di una gamba. L’ultima ha riportato la frattura del femore, segni di collasso, fatica respiratoria. I passeggeri dell’altra vettura coinvolta, invece, se la sono cavata con tanto spavento e qualche ferita.
Purtroppo solo in queste drammatiche situazioni si comprende quanto per gli operatori sanitari sia complicato lavorare nelle condizioni in cui oggi si trova il 118 barese, soprattutto nelle postazioni aziendali, quelle che dipendono direttamente dalla Asl. Penuria di mezzi e presidi, come il pleurocat per il drenaggio pneumotorace, solo per citarne uno. E cosa accadrebbe se il riordino del 118 fosse davvero quello che vi abbiamo anticipato qualche giorno fa? Cosa sarebbe successo se al posto delle ambulanze i soccorsi fossero stati portati con un’auto medica? Siamo sempre più convinti che ci sia bisogno di uomini formati e di mezzi sicuri ed efficienti, non di demagogia a tonnellate e folli piani di riordino.