Per terra c’è ancora un mare di sangue, probabilmente stanotte qualcuno non ha dormito per lo spavento. Solo poche settimane fa avevamo denunciato una situazione esplosiva intorno a piazza Umberto e piazza Cesare Battisti. Una lotta in corso tra ganesi e tunisini per il controllo dello spaccio della droga, sotto il controllo della criminalità organizzata barese. Sarebbe proprio quesa – le indagini sono in corso – il movente dell’ultima sanguinaria rissa avvenuta ieri sera a Bari, tra via Melo e via Davanzati, a ridosso dei bagni pubblici di piazza Umberto (casualmente proprio la zona che vedete nell’immagine della galleria fotografica).

Sono le 20.10 e in piazza c’è ancora tanta gente: anche qualche famiglia e i bambini che giocano sulle giostrine, le stesse in cui spesso vengono nascosti gli stupefacenti. Improvvisamente l’aria si surriscalda. Due gruppi di extracomunitari si affrontano. Uno di questi prende un coltello e si scaglia contro un rivale. Tutto sotto gli occhi increduli dei passanti. Il fuggi fuggi è generale. A quel punto partono decine di chiamate al 118, al 112 e al 113. La gente è terrorizzata, non è abituata a tanta violenza, ma soprattutto non sa cosa si nasconda dietro quel putiferio.

Un cittadino africano resta gravemente ferito. Quando i soccorritori arrivano è seduto sconvolto nelle vicinanze dell’ufficio postale. Ha due lacerazioni profondissime a un braccio e a una gamba. Sanguina copiosamente. I soccorritori lo trasportano d’urgenza al Policlinico. Prima dell’arrivo delle forze dell’ordine tutti gli altri extracomunitari si sono dileguati. La situazione ormai sta sfuggendo di mano. Tra rapine, aggressioni, accoltellamenti e omicidi, Bari sta diventando una città sempre meno sicura. E non si tratta solo di percezione, come spesso ci vogliono far credere. Speriamo che il 10 settembre, nell’incontro tra il sottosegretario Cassano, il sindaco di Bari e il ministro Alfano, si possano prendere decisioni concrete. Il tempo delle parole e delle vane promesse è finito.