Cinque persone sono state arrestate perché responsabili di detenzione e porto di armi da fuoco, comuni e da guerra, con relativo munizionamento e ricettazione. Si tratta di soggetti ritenuti esponenti di rilievo del clan Telegrafo, scoperti in flagranza di reato: Arcangelo Telegrafo, 22 anni; Francesco Mastrogiacomo, 24 anni; Luca Lanave, 24 anni; Claudio Violante, 38 anni e il 4oenne Giuseppe Chiedi.
I malviventi, tutti con precedenti penali, sono stati sorpresi all’interno di un locale, protetto da porte blindate, in via De Giesi nel quartiere San Paolo. Dopo un iniziale tentativo di resistenza, la Polizia ha fatto irruzione e perquisito la stanza, all’interno della quale hanno scoperto un fucile a pompa calibro 12, di provenienza furtiva; una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa e completa di munizionamento; un revolver calibro 38, con matricola abrasa; un revolver calibro 357 magnum; una pistola semiautomatica Beretta modello 92FS calibro 9×19, in dotazione alle forze dell’ordine e oggetto di furto nel 2003; una pistola semiautomatica Beretta modello 98FS calibro 9×21 e matricola abrasa; 12 cartucce calibro 12. Le armi, dall’elevata capacità offensiva, sono state trovate tutte con cartucce incamerate e pronte all’uso. Sequestrato anche un motorino parcheggiato nei pressi del locale, risultato rubato.

L’operazione, oltre a indebolire il potenziale bellico del gruppo criminale Telegrafo, ha consentito di interrompere un’imminente azione armata e di trarre arrestare Arcangelo Telegrafo, ritenuto il reggente operativo del gruppo criminale, a seguito della detenzione dei vertici dei clan alleati Montani, Telegrafo e Misceo.